Blatta Orientalis
La blatta orientalis appartiene all’ordine dei Blattoidei e alla famiglia delle blattidae. La blatta orientalis è la comune blatta nera delle case, di colore bruno scuro, molto conosciuta nelle abitazioni. La conformazione corporea, molto appiattita, consente loro di rifugiarsi in anfratti di pochi millimetri e quindi nascondersi con estrema facilità. Di solito vi penetra attraverso le condotte di scarico dei lavandini o, tramite le linee fecali condominiali.
La lunghezza di questo tipo di blatta varia dai 20/25 mm, originaria della Russia meridionale, attualmente cosmopolita. Lucifuga, idrofila, termofila. Il maschio ha le tegmine e le ali ben sviluppate, lunghe pari a ¾ dell’addome, la femmina invece ha solamente due brevi abbozzi di ali. L’ooteca (involucro in cui sono contenute le uova deposte) È di colore bruno nerastro, lunga dai 10 ai 12 mm, contiene da 16 a 20 uova.
Il ciclo vitale è molto lungo, può durare anche tre anni, in funzione dell’alimentazione, dell’umidità e della temperatura ambientale. Una femmina può deporre un numero variabile da 4 a 22 ooteche.
La femmina cerca di interrare le ooteche e se ciò non è possibile ha cura di nasconderle o di smussarle alla meglio utilizzando materiali diversi. Il periodo di incubazione si aggira sugli 80 giorni a 21°C, 57 giorni a 25°C, 42 giorni a 29°C. Le neanidi si schiudono generalmente nelle ore notturne, si servono dell’ampolla cervicale per rompere l’ooteca ed uscire all’aperto. Lo sviluppo post- embrionale richiede da 7 a 10 mute in un lungo periodo che può essere superiore a 500 giorni per arrivare anche a 2/3 anni, in condizioni temperature sfavorevoli.
La Blatta orientalis è molto vorace, onnivora; oltre i danni che arreca nutrendosi a spese di derrate alimentari, trasferisce a queste il disgustoso odore del segreto delle sue ghiandole repugnatorie e può essere allo stesso tempo ospite intermedio di malattie infettive dalla salmonellosi al colera, inoltre, l’insetto libera nell’aria sostanze che possono causare disturbi allergici per l’uomo.
Escherichia coli
Infezioni del sistema urogenitale
Paracolobactrum spp
Enterite o Diarrea
Pseudomonas aeruginosa
Infiammazioni, supporazzioni
Klebsiella spp
Polmonite secondaria
Shigella spp
Dissenteria
Vibrio comma
Colera
Salmonella
Tifo, paratifo
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