
Altre mosche di importanza sanitaria
- Mosca della lettiera dei polli:
è una piccola Mosca, simile alla domestica, che vola instancabilmente al centro degli ambienti, compiendo evoluzioni continua intorno alle lampade, senza posa.
- Mosca Cavallina:
è piccola, cosmopolita, somigliante la mosca domestica, detta anche falsa mosca cavallina e assai comune in estate e si nutre ordinariamente sugli equini, non di rado attaccano anche l’uomo. La larva vive preferibilmente nello sterco dei cavalli.
- Moscone blu e mosca verde della carne:
sono i comuni mosconi grossi, tozzi, villosi, di colore blu metallico. Sono attratti dalle carni macellate, dal pesce, cotti e crudi, sui quali depongono le uova. Lo sviluppo larvale si presenta soprattutto nel pesce e nella carne in decomposizione.
- Moscone grigio della carne:
ha attitudini simili ai due precedenti con preferenze necrofagiche (carni di animali morti).
- Mosca del formaggio:
è la tipica mosca che infesta i formaggi in genere. Trattasi quindi di specie dannose industria della conservazione e stagionatura del formaggio.
- Moscerini dell’aceto:
sono piccoli insetti ad ali trasparenti, presenti particolarmente nelle cantine all’epoca delle vinificazione. Hanno vita breve con numerose generazioni annuali.
La mosca adulta e lunga 6-7 mm, con un’apertura alare di 13-15 mm. Ha il torace grigio, percorso longitudinalmente da quattro strie nere. L’addome è grigio giallastro e presenta macchie brune soprattutto in corrispondenza della zona genitale del maschio; nella femmina prima della deposizione delle uova e turgido di colore giallognolo. È facile distinguere i due sessi anche mediante un esame superficiale, dato che i maschi hanno occhi più voluminosi e di conseguenza la fronte più stretta.
La mosca domestica ha un apparato boccale tipicamente succhiatore, rappresentato dalla cosiddetta proboscide, costituita da tre parti: una basale, una mediana ed una terminale. Quando la mosca si nutre, l’apparato aderisce come ventosa sulla superficie dell’alimento.
La mosca può assumere cibi allo stato liquido. L’insetto riesce anche a raschiare le superfici di alcuni cibi solidi. La digestione di questi cibi a inizio successivamente, quando il materiale ingerito comincia a rifluire verso l’intestino. Questo insetto è guidato da sensazioni visive e olfattive, si posa su qualsiasi oggetto che richiama la sua attenzione. Se si tratta di un cibo liquido, l’assunzione e facile e rapida; se invece la sostanza alimentare è solida l’insetto rigurgita subito sulla sua superficie una goccia di liquido. Questi ripetuti rigurgiti portano alla diffusione di molti microrganismi patogeni.
La mosca domestica compie il suo sviluppo attraverso la successione di stadi ben distinti: uovo, larva, pupa ed infine adulto. Le mosche sono in grado di accoppiarsi anche entro le prime ore dopo lo sfarfallamento. La temperatura ottimale di riproduzione è di 30°. L’attività sessuale del maschio allo stato naturale gli permette di accoppiarsi pochissime volte addirittura una sola. La femmina accetta un solo accoppiamento dato che il seme maschile viene immagazzinato nell’apparato genitale femminile. Al momento della riproduzione le mosche sono attrae da cumuli di rifiuti in cui si trovino sostanze organiche in decomposizione, adatte a nutrire la loro prole. Esse evitano comunque di riporre le uova su materiali che non siano sufficientemente caldi e umidi. La prolificità della mosca domestica è notevolissima: ciascuna femmina depone gruppetti di 120-150 uova, e può ripetere l’operazione ogni due/quattro giorni, fino a raggiungere un totale di oltre 1000 uova. L’uovo della mosca domestica è lungo circa 1 mm, di colore bianco giallognolo, ed a forma quasi cilindrica.
E’ responsabile della trasmissione di particolari malattie all’uomo. Inoltre per essere esposti al contagio non è sufficiente solo la presenza dell’animale o il contatto diretto ma anche ad esempio contatto o ingestione di feci o urine.
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